Scoprire il Cammino di Santiago con il Guru Improbabile: la Chiamata

Ciò che rende speciale un viaggio sono gli occhi con cui lo vivi.
Guru: Iniziamo con il dire che sei sento fortunato, da quando Ilaria (Lilaland) è entrata nella mia vita, mi ha fatto scoprire un lato del mio modo di viaggiare che prima non avevo considerato, da allora la mia visione e le mie modalità di viaggio si sono trasformate naturalmente. Sicuramente intraprendere un viaggio è qualcosa di trasformativo, ma intraprendere Il Cammino di Santiago  con a fianco “Lilaland” è qualcosa di molto particolare.
 
Lilaland: ti ho seguito durante il tuo cammino e ho visto con i miei occhi quanto la modalità di viaggio che hai utilizzato è stato da vero viaggiatore in “Travel Coaching”. Per questo mi è venuta l’idea di cominciare questa serie di mini interviste.
 
Guru: vero, non ho mai pensato che la mia visione di questo viaggio poteva essere speciale, ma ho scoperto che in realtà dalla mia esperienza poteva nascere una visione unica capace in qualche modo di aiutare gli altri nel comprendere come poter vivere questo genere di esperienza in qualcosa utile anche per la vita di tutti i giorni.Mi sono ritrovato così ad accettare la tua richiesta di rispondere, in forma di intervista, a delle domande che possano mettere in luce un pezzettino di me e della mio modo di vedere e vivere  il cammino. 

Quando hai cominciato a desiderare di fare il Cammino?

Guru: Il desiderio di intraprendere il Cammino di Santiago è nato da una necessità particolare, diciamo che in quel momento preciso avevo maturato la consapevolezza o di dover lasciar andare delle cose che in qualche modo ostacolavano la mia crescita sia come Uomo che come persona.

LiLaland: Cosa ti ha spinto a dire si parto?
Guru: Credo semplicemente che era giunto il momento giusto per raccogliere questo “frutto”, nella mia vita ho sempre pensato che ogni cosa che succede contribuisce alla mia crescita , ma solo nel momento esatto che siamo pronti a ricevere quel particolare insegnamento.  
 
LiLaLand: Quali emozioni provavi?
Guru: La vita mi ha insegnato che le emozioni sono importanti per lo sviluppo della nostra storia, le decisioni che prendiamo sono dettate anche dall’emozione che si prova in un determinato luogo, in un determinato momento della nostra vita, ogni luogo fa emergere determinate cose, rimane solo scoprire quali sono e perché in quel preciso momento.
Sicuramente quello che io provavo era curiosità, volevo questa esperienza fatta di condivisione con gli altri, ma soprattutto era dovuta anche alla necessità di migliorare la mia autostima personale, il mettersi in gioco in una situazione particolare con tutte le sue difficoltà, insomma sentivo la necessità di evolvere, solo che la cosa curiosa era sapere se ne sarei stato in grado.
 
LiLaLand:Hai mai titubato?
Guru:Titubato vero e proprio no, ma sicuramente quando ho visto quel primo cartello che indica più di 700 km alla  meta il pensiero di dire ma chi me la fa fare, è sorto spontaneo?
Poi man mano che passavano i kilometri mi sono distratto, mi sentivo come dentro un film in cui ero il protagonista ed il regista mi faceva incontrare comparse che con il loro: Buen Camino Pelegrino mi davano forza e la consapevolezza che per me quello stava diventando “il cammino del perdono”.
 
 
LiLaLand: Quali paure avevi?
Guru:Sicuramente tante, quella di non riuscire a completarlo era una delle più forti, quella di non riuscire a trovare delle risposte, ma soprattutto quella principale di non riuscire a perdonare mio padre che era quella iniziale e scatenante di tutto questo viaggio.
 
LiLaLand: Che differenze senti tra il Manuele prima del viaggio e adesso?

Guru:Ti rispondo cosi. 

Alla fine del viaggio sono riuscito nella mia missione principale, quella di poter perdonare mio padre, ho provato a me stesso che sono in possesso del coraggio per non mollare mai.
Sono riuscito anche a capire che il “raccolto” che facciamo alla fine, dipende da quali semi piantiamo e dall’amore che ci mettiamo nel prendercene cura. Ho recuperato la mia visione di bambino, sorprendendomi ad ogni passo che facevo, insomma un’evoluzione a 360 gradi. Ed infine sono riuscito a dimostrare che con un po’ di fede in me stesso tutto è superabile e che quando senti il corpo in simbiosi con quello che ci circonda senti la trasformazione in atto ad ogni passo.
LiLaLand: per chiudere questa prima intervista, mi viene spontaneo chiederti, per la tua esperienza, “perchè una persona dovrebbe fare il cammino, ?”
Guru: a mio avviso il perchè è diverso per ognuno e quindi risponderò a questa domanda con un invito; continuate a leggere la mia storia, ciò che il cammino ha significato per me, ascoltate ciò che accade durante la lettura e poi domandatevi, se potessi partire domani, quale sarebbe la mia chiamata?

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