Le interviste del Guru Improbabile: Giulia, La Travel Coach Sul Cammino di Santiago

Giulia la Travel Coach in Cammino

Se ci piace camminare e scegliamo di farlo nel cammino di Santiago, sicuramente abbiamo l’occasione di incrociare la nostra strada con quella di persone particolari, affascinanti, che per un motivo o un altro scelgono di dedicare del tempo a loro stessi.

Persone con esperienze differenti che possono aiutarci a  completare la nostra visione sul modo di vedere i luoghi.
Ecco  perché  Il Guru Improbabile ha deciso di dare spazio ad una persona che oltre ad avere una  grande esperienza sul tema “Camminare” è anche Travel Coach e titolare di un “albergue” per pellegrini.
Con questa intervista vogliamo conoscere il suo punto di vista sul tema, com’è praticarlo, cosa lascia dentro e come cambia una persona.
Per questo ho preparato 5 domande da farle:

La prima domanda che vorrei farti è perché decidere di camminare e perché Compostela?

Giulia: Il primo cammino che ho fatto e stato circa 10 anni fa, c’è un detto che dice :

“per intraprendere il Cammino bisogna essere abbastanza disperati o abbastanza folli, ed io in quel particolare momento ero tutte e due!”

Ho scelto Compostela perché ne avevo sentito parlare in famiglia  sia da mia madre che da mia sorella che l’avevano fatto ed ero incuriosita, poi il destino mi ha fatto conoscere una ragazza appena rientrata da poco proprio da Compostela. Questa sincronicità è stata interpretata da me come una chiamata per sbloccare la mia vita in quel momento stagnante.

Cosa ti ha spinto ad aprire un “ Albergue” per pellegrini ?

Sentivo la necessità di un posto che desse gioia a me e che desse gioia agli altri.

Stavo attraversando un momento di crisi e stanchezza sulla mia professione, mi sono presa un tempo sabbatico per stare con me, ascoltarmi e proprio in quel momento tramite un passa parola sono venuta a conoscenza di questa occasione. La mia anima è risuanata immeditamente e così l’ho assecondata.

Che differenza c’è tra la Giulia Camminatrice e quella Ospitalera ?

La Giulia camminatrice si muove per il mondo viaggiando fisicamente, quella ospitalera viaggia attraverso il cammino degli altri.

La prima volta che ho visto il mio alberghe ho capito che poteva diventare la mia nuova casa. Un luogo accogliente in cui i pellegrini avesse lo spazio e la calma per assimilare ciò che la tappa del giorno aveva mosso in loro.

Durante le cene comunitarie, il momento che preferisco è quando sento il tintinnio dei cucchiaini che puliscono il vasetto del dolce, sembrano tante campanelline che invitano ad una gioiosa chiusura della giornata.

Abbiamo visto la Giulia camminatrice e la Giulia ospitalera, ma Giulia è anche Travel Coach. Da questo ruolo perché è importante fare il cammino di Santiago?

In realtà ci sono tanti motivi per fare il cammino di Santiago, però il fatto è che in realtà uno parte con destinazione Santiago, ma ogni giorno ha la sua destinazione sotto forma di tappa e questo permette di sentire il proprio corpo e capire davvero di cosa ha bisogno.

Poi il fatto che bene o male il percorso e già segnato, potrebbe far pensare che il viaggio sia senza sorprese, in realtà questo ti permette di dedicare ancora più tempo al viaggio, è come avere un contenitore vuoto che si riempe man mano che prosegui il viaggio facendoti imparare qualcosa in più su te stesso.

Un altro aspetto è che l’energia del cammino si amplifica e risponde in base a come si decide di affrontarlo, così da imparare ogni giorno qualcosa di nuovo.

Per ultima cosa avendo già fatto un Cammino con Ilaria usando il Travel Coaching, ed è stato un valore aggiunto: avere una persona che ti guida ogni giorno con degli input mi ha aiutata molto a scegliere cosa tenere e cosa lasciare a fine giornata, amplificandola al massimo e rendendola una giornata unica.

Come vorresti concludere questa intervista?

Vorrei condividere con voi il fatto che ho scelto di aprire un albegue per pellegrini che funzioni con Donazioni, ossia che sono i pellegrini a scegliere quanto lasciare, tramite un donativo: una quota minima di 5 euro per le spese,a cui ogni persona aggiunge quello che sente.

Quello che mi piace di questa modalità e che permette di restare nel flusso. Io faccio da canale che riceve da quelli che arrivano e trasmette a quelli che verranno: quando una persona lascia il mio albergue Innesca in se un moto di creazione e gratitudine che come un filo unisce ogni pellegrino in cammino.

2 risposte

  1. Che dire…..
    Fiera di essere tua amica.
    Ti aspetto x abbracciarti.
    🤗🤗🤗🤗😘😘🇪🇦🇪🇦🇪🇦👣👣👣👣

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *