Vita Segreta di un Travel Coach: allenarsi a sbagliare

Questa serie di articoli vuole essere una sorta di lettura di un diario segreto. Ti Svelerò chi c'è davvero dietro la figura del Travel Coach firmato LiLaLand©. Potrai scoprire a piccoli passi quanto questa professione possa essere un radicale cambio di vita sia per chi la esercita che per chi la riceve.

Un Travel Coach è imperfetto

Ebbene sì, una delle prime cose che ho imparato durante la mia formazione è che non si deve essere perfetti per essere un buon Travel Coach. La perfezione , o il desiderio di arrivare ad uno certo standard è uno degli errori più grandi che si possano mettere in atto. Quando cerchi di essere perfetto tutta l’attenzione è rivolta a te stesso e così ti perdi ciò che fa il cliente. Mi spiego meglio: quando un cliente in viaggio comincia ad avere dinamiche di sofferenza se sei in #performance ti senti facilmente sbagliato, se invece sei presente a quello che noi chiamiamo #processo (il ciclo di vita del viaggio) allora sai come aiutre il cliente a ricevere il maggior cambiamento, con gli strumenti giusti. Non ti verrà più voglia di spostare il cliente a dover stare come pensi tu debba sentirsi ma avrai la forza di accogliere il suo passaggio (il disagio) e le sue emozioni senza sentirti parte in causa.

Allenarsi alle imperfezioni è quindi il modo per creare cambiamento?

Quando siamo in viaggio, per quanto possiamo essere stati meticolosi nell’organizzarlo, ci sarà sempre qualche intoppo a rompere l’idillio. Mentre chi ama tenere il controllo odia quei momenti, il Travel Coach firmato LiLaLand© ci va a nozze. Perchè sa che proprio quelle saranno  le occasioni per rendere il viaggio uno strumento di nuove possibilità. Ma per arrivare a vivere con serenità questi momenti è necessario allenarsi a sbagliare, divertirsi a scoprire quanto si può apprendere dagli errori e dalla spontaneità.

In quali momenti della tua vita ti permetti di essere imperfetta?

Diventare Travel Coach è quindi un percoso di de-scolarizzazione

La formazione non parte dai contenuti ma dalle #modalità. Da ciò che spontaneamente un aspirante Travel Coach fa quando è in viaggio. Da quella prospettiva si arriva poi a tradurre ciò che da prima è arrivato “per caso” in strumento da utilizzare con cognizione di causa. Un passaggio a cui non siamo abituati perchè va contro-corrente rispetto a ciò che la scuola tradizionale ci ha abituato. Quindi benveuti studenti imperfetti, benvenuti errori, perchè solo da questi potrà nascere un vero professionista della relazione di aiuto nel tempo di un viaggio.

Quante imperfezioni hai che puoi cominciare ad usare per far crescere la tua porfessionalità?

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