Questa serie di articoli vuole essere una sorta di lettura di un diario segreto. Ti Svelerò chi c'è davvero dietro la figura del Travel Coach firmato LiLaLand©. Potrai scoprire a piccoli passi quanto questa professione possa essere un radicale cambio di vita sia per chi la esercita che per chi la riceve.
Un Travel Coach è sempre distratto
La distrazione diventa uno strumento fondamentale. Solo nella distrazione può davvero scoprire dove è giusto intervenire, quando è bene lasciar correre e quando lasciare la palla al cliente. Essere distratti per un Travel Coach non significa non essere presenti. Ha, al contrario, il beneficio di non farsi incantare dalla storia del cliente. Storia che a volte è così ben raccontata che diventa ipnotica e fa perdere di vista l’obiettivo.
La distrazione può diventare un'arte?
Provate ad immaginarvi in cerchio dopo una giornata di esplorazione. Ognuno comincia, a turno a condividere ciò che ha visto, che ha provato. Un pot-pourri di emozioni, cambi di voce, toni, spostamenti di corpi in base al racconto…Troppa roba da poter gestire se vissuta con l’attenzione che siamo abituati a dare ad un amico.
Proprio in quel momento il Travel Coach sa che non deve ascoltare davvero ciò che viene detto. Ebbene sì, hai letto giusto. Da quel momento in poi la sua attenzione sarà fluttuante, distratta a cogliere le note discordanti di come viene raccontata una esperienza e di come le varie arti del corpo di quella persona e di chi ascolta partecipano all’incontro.
Grazie a questa attenzione #ditratta il Travel Coach può davvero diventare un grande #facilitatore di #trasformazione. Proprio perchè in quell’attimo che la sua attenzione viene richiamata all’ascolto sà che c’è una porta da poter aprire. Un passaggio che fino a quel momento era rimasto nascosto dalle mille parole che abitualmente il clinete usa per animare il racconto della sua esperienza.
Quali sono le parole che usi maggiormente per raccontarti?
Essere Travel Coach è quindi una professione contro-intuitiva
Per questo c’è bisogno di una buona formazione. Non farsi catturare dalla storia del cliente non è cosa facile, va allenata proprio come quando si impara una nuova lingua. Diventare un facilitatore di cambiamento nel tempo di un viaggio è un’arte che si apprende sbagliando ma di questo ne parlerò nel prossimo articolo.